Crisi di coppia e separazioni
- 20 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 4 apr
La conclusione di una relazione è considerabile a tutti gli effetti una perdita, in quanto sancisce la fine di un progetto di vita e come tutti i cambiamenti destabilizza fortemente i soggetti coinvolti.

Infatti, il percorso di elaborazione della fine della coppia, rispecchia le fasi del lutto (incredulità/negazione, lotta, disperazione, consapevolezza, accettazione), alle volte può capitare di restare bloccati in una delle fasi ed essere sopraffatti da diversi malesseri: sbalzi di umore, insonnia, perdita dell’appetito, crisi di pianto, senso di affaticamento mentale e confusione, rabbia, rancore, sensi di colpa, depressione, apatia, ecc.
Implicazioni psicologiche sulla coppia
Le reazioni alla fine di una relazione variano da persona a persona, dipendono dalle cause che hanno determinato la fine della relazione e sono diverse se la decisione è agita, subìta o condivisa.
Quando la decisione di interrompere una relazione non viene condivisa da entrambi i partner, questo causa comunque uno stress notevole nella parte che decide di mettere fine al rapporto, per le persone, infatti, è sempre difficile comunicare cose scomode o dolorose.
In generale le implicazioni psicologiche che ne conseguono sono differenti: possono andare dallo stress e dal nervosismo generale fino a casi più gravi di depressione ed incapacità totale di riprendere il controllo della propria vita.
Il soggetto sofferente che subisce la decisione e che non riesce a superare l’evento può avere due tipi di atteggiamento:
evitante: la persona non vuole affrontare la separazione e cerca un sollievo immediato attraverso l’abuso di cibo, droga, alcol, psicofarmaci e gioco che può sfociare velocemente in dipendenza con conseguente alterazione del tono dell’umore e della percezione della realtà
distruttivo: la persona si carica di rabbia e rancore verso il partner che ha deciso di mettere fine al rapporto alimentando pensieri ossessivi e vendicativi e tende a ripercorrere ostinatamente tutte le cause che hanno portato alla fine del rapporto, mettendo in secondo piano tutto ciò che lo circonda (lavoro, impegni, amici, salute).
Entrambi gli atteggiamenti non rappresentano un approccio sano ed efficace, in quanto il dolore per essere superato ha bisogno di essere attraversato e gestito senza scorciatoie; è necessario concentrarsi su sé stessi, porsi dei nuovi obiettivi, iniziare un nuovo hobby, e iniziare a frequentare gente nuova.
Aspetti psicosociali della separazione
La fine di una relazione oltre a causare sofferenza e malessere a livello psicologico ha inevitabilmente anche delle implicazioni più estese nella vita di entrambi i soggetti. Paul James Bohannan, antropologo americano, nel 1970 individua 6 stadi che la coppia attarversa per elaborare una separazione:
divorzio emozionale: la relazione viene disinvestita da tutti gli aspetti affettivi e progettuali
divorzio legale: rappresenta la fase di chiusura dell’intero processo separativo, e coincide con la presa di contatto da parte di uno o entrambi i coniugi con un avvocato.
divorzio economico: riguarda la gestione delle risorse economiche e può rappresentare il pretesto per “fare la guerra” quando c’è ancora un sentimento di rancore alla base
divorzio comunitario: anche la cerchia sociale subisce delle conseguenze, per l’indebolimento o la rottura di legami di entrambi i coniugi (amici, parenti, colleghi comuni).
divorzio genitoriale: riguarda l’assunzione di responsabilità nei confronti dei figli soprattutto quando il livello di conflittualità è elevato e non si trova un accordo sull’organizzazione familiare.
divorzio psicologico: si raggiunge quando la persona riesce finalmente a separare sé stessa dalla personalità e dall’influenza del coniuge, riuscendo ad essere emotivamente indipendente.
Si preferisce utilizzare il termine “stadi” e non “fasi” per indicare la dinamicità relazionale presente in ogni passaggio, in quanto si modifica l’individuo, ma anche le relazioni intorno all’individuo, inteso come soggetto all’interno di un sistema dinamico come la famiglia o la comunità. Secondo Bauman questo processo si conclude positivamente quando la coppia è riuscita ad attraversare e superare tutte le fasi, prendendo coscienza di ciò che ha contribuito al fallimento della loro unione e trovando un proprio equilibrio personale.
Comments